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La mamma: «Grazie al corso della Cri ho salvato la vita al mio bambino»

«Grazie a una semplice manovra ho salvato il mio bambino». A raccontarlo è Fabrizia Pantiri, giovane mamma di Virginia, quattro anni e mezzo, e di Filippo di uno e mezzo.

«Non credevo potesse succedere a me e invece nel luglio scorso il mio bimbo, di quasi un anno, ha rischiato di soffocare con un pezzo di carota bollita - spiega -. Fortunatamente alcuni mesi prima una mia amica mi aveva portato a una serata organizzata dalla Croce Rossa di Morbegno, ad Ardenno, dove insegnavano le manovre di disostruzione pediatrica. Li ringrazierò per sempre. Con i loro insegnamenti in pochi secondi ho capito il problema e sono riuscita a disostruire le vie aeree di Filippo. Senza quell'incontro non avrei saputo come comportarmi».

«Mi trovavo di fronte a lui e gli stavo dando piccoli pezzi di bistecca - ricorda -. E come già era successo prima si stava mangiando da solo un pezzo di carota bollita. Non mi sono accorta di quanta ne avesse ingerita di seguito, ma ad un tratto ho visto che non riusciva più ad emettere alcun suono. Mi fissava spaventato e in brevissimo è diventato paonazzo e si è portato le manine al collo. Ho capito subito che non riusciva a tossire e respirare, proprio come gli istruttori della Cri ci avevano spiegato quella sera di qualche mese prima. Onestamente non credo di avere eseguito la manovra che mi avevano spiegato perfettamente, ma d'istinto ho subito appoggiato il mio piccolo sul ginocchio e gli ho dato i cinque colpi interscapolari facendo attenzione a non colpire la sua testa. Al quinto Filippo è riuscito a sputare un gran pezzo di carota, e ha finalmente cominciato a tossire da solo e si è liberato di altri due pezzettini. Il tutto si è risolto in un grande pianto di Filippo, che certo si è spaventato». 

E prosegue: «Ringrazio di cuore chi quella sera di alcuni mesi mi ha spiegato le manovre che mi avrebbero aiutato a salvare il mio piccolo. Persone ottimiste e fiduciose che hanno fatto sembrare ai partecipanti il tutto semplice e possibile, spiegando e dimostrando ogni gesto. Io in quell'ottica senza troppa paura ho aiutato il mio bambino. Ad oggi, quando ripenso a quanto accaduto, mi rendo conto della fortuna di aver frequentato quel corso della Croce Rossa pochi mesi prima. Non si pensa mai che possa succedere a noi e si sottovalutano certi rischi. Prima della lezione non conoscevo queste manovre, ora consiglio di fare il corso a tutti. Sono davvero semplici gesti che possono salvare la vita dei nostri bambini. Ho coinvolto persino i nonni, a cui ho spiegato brevemente le manovre da fare. E' importante sapere come agire nel malaugurato istante nel quale ci dovessimo trovare in quella situazione».

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Ardenno, ambulanza posizionata a monte dell’interruzione

Chiusa una strada per una mattinata, un’ambulanza viene posizionata a monte dell’interruzione per garantire i soccorsi in tempi rapidi. E’ la strada che raggiunge la frazione di Gaggio, nel territorio di Ardenno, in località Motta. Privati stanno costruendo un immobile e per il posizionamento di pannelli prefabbricati hanno chiesto l’interruzione della strada dalle 9 alle 13 di ieri, venerdì. Per garantire però l’arrivo dei mezzi di soccorso in caso di urgenza in un tempo consono è stato deciso l’invio di un’ambulanza della Croce Rossa di Morbegno a monte dell’interruzione. Sono circa 40 le persone che abitano nella zona soprastante. «Abbiamo posizionato sulla strada, sopra la località dei lavori, un mezzo di soccorso con l’autista - spiega il presidente del Comitato di Morbegno Stefano Ciapponi -. In caso d’intervento si procederà al trasbordo del personale dall’ambulanza che arriverà fino all’interruzione all’altra lì posizionata. E’ uno dei servizi che garantiamo e che testimoniano attenzione al territorio». Episodi simili si sono verificati anche in passato, ad esempio quando Albaredo era stato isolato alcuni giorni per il cedimento di un muro portante della strada e durante i lavori al nuovo ponte in Val di Pai in Valgerola.

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Privati

La CRI è prima di tutto una Associazione di persone che aiutano altre persone. Per questo ogni contributo che viene dai singoli cittadini, o da gruppi di persone che si organizzano per aiutarci, di qualsiasi entità sia, è per noi fondamentale. Se si desidera sostenere in qualsiasi modo un Comitato Locale o una iniziativa locale è utile prendere contatto direttamente con il Comitato di riferimento. Se si vuole sostenere l’Associazione Nazionale, contribuire ad un progetto o una attività nazionale, dare il proprio contributo nelle emergenze lo si può fare in diversi modi.

 

Aziende

Le aziende possono sostenere le attività della Croce Rossa Italiana con diverse modalità, a livello locale o a livello nazionale. Le aziende che decideranno di supportare i nostri progetti e le nostre attività sposeranno i principi della Croce Rossa: Umanità, Imparzialità, Neutralità, Indipendenza, Volontariato, Unità e Universalità e troveranno in noi trasparenza e professionalità. Se si desidera sostenere il Comitato Locale di Morbegno o una iniziativa locale è utile prendere contatto direttamente con il Comitato.

 

Co-marketing

Sempre di più i consumatori ed i clienti valutano una azienda non solo per il rapporto costobeneficio del prodotto o del servizio offerto, ma scelgono in base a valori etici, quali l’impegno della impresa per il sociale, per la propria comunità di riferimento, per i propri stakeholders. Il Comitato è in grado di individuare con ogni azienda, grazie alle sue molteplici attività sul territorio, la migliore forma di collaborazione che consenta di ottenere vantaggi tutti gli attori in campo, dalla impresa stessa ai beneficiari finali della campagna sociale scelta.

Ecco alcuni esempi di attività:

  • Cause Related Marketing: individuazione di un prodotto o un servizio legato ad una causa promossa da CRI e le cui entrate generano anche risorse per le nostre attività.
  • Joint promotion: l’azienda mette a disposizione la sua rete fisica e/o la sua capacità di comunicare al pubblico e ai clienti per aiutare CRI a promuovere una sua iniziativa o azione.
  • Conversione di punti o iniziative fidelity: l’azienda propone ai suoi clienti di convertire i benefici maturati in iniziative di raccolta punti, scontistica, fidelity action, in donazione (in denaro o in natura) a CRI.
  • Joint fundrasing: l’azienda diventa un partner operativo nella raccolta fondi e su mandato esplicito di CRI collabora con noi per raccogliere fondi presso le proprie strutture, punti vendita o iniziative, attraverso l’impiego di proprio personale e attrezzature.
  • Licensing: l’azienda, previa concessione da parte di CRI del proprio logo, promuove prodotti “a marchio CRI”. L’azienda per la concessione del marchio concede a CRI un sostegno economico.

 

Eventi

Si possono sostenere le attività nazionali della Croce Rossa Italiana organizzando un evento o dedicando uno già previsto (specie se di ampia diffusione o promozione territoriale). Qualsiasi evento può servire per raccogliere fondi: concerti, mostre, spettacoli, inaugurazioni, manifestazioni sportive e culturali, ecc. È possibile organizzare e portare a termine gli eventi in totale autonomia e poi devolvere il ricavato a CRI, oppure decidere di richiedere il nostro supporto e la nostra collaborazione per Eventi Realizzati in collaborazione con CRI.

 

Eventi realizzati in totale autonomia

Chi organizza in autonomia un evento in nostro favore per poi devolvere il ricavato a CRI non può utilizzare il nostro logo o le nostre denominazioni ufficiali, non può far riferimento ad accordi o collaborazioni organizzative con CRI nella organizzazione dell’evento, ovviamente non può intraprendere contatti e azioni a nome di CRI. L’organizzatore, nel promuovere l’evento, può indicare il suo personale obiettivo finale di sostenere un progetto, una attività o un intervento di CRI. Ogni responsabilità nell’evento in tutte le sue fasi è però dell’organizzatore dell’evento stesso, e CRI non può risponderne o esserne coinvolta, come pure non potrà intraprendere alcuna azione di sostegno, comunicazione o rendicontazione legate all’evento. CRI è quindi solo il beneficiario finale di un evento organizzato autonomamente e l’esserne venuta a conoscenza in anticipo non costituisce alcuna forma di autorizzazione, egida o patrocinio. Ovviamente Croce Rossa Italiana al momento della donazione fornirà la ricevuta di donazione, eventualmente indirizzando la donazione verso le attività e i progetti che ci verranno segnalati nella causale di versamento e/o che saranno evidenti nella promozione dell’evento fatta dagli organizzatori.

 

Eventi realizzati in collaborazione con CRI

In questa modalità CRI condivide con chi lo promuove parte o tutta la organizzazione dell’evento, fornendo supporto consulenziale, informazioni e ove possibile anche materiali (fisici o in grafica). Mette a disposizione il proprio logo e le proprie denominazioni e promuove l’evento, sempre se possibile e se ritenuto utile alla buona riuscita dello stesso. In questa modalità per ottenere la nostra collaborazione CRI richiederà alcune informazioni e garanzie di svolgimento, prime fra tutte quelle relative alle modalità di raccolta fondi e rendicontazione. Per poter condividere con CRI la organizzazione (totale o parziale) di un evento occorre scrivere al comitato descrivendo col maggior numero di dettaglio possibile l’evento, con particolare attenzione alle modalità di raccolta fondi, agli obiettivi che si intende raggiungere, ai soggetti organizzatori, a tutte le altre possibili forme di circolazione di denaro legate all’evento. In base alle informazione CRI contatterà gli organizzatori per acquisire ulteriori informazioni, valutare la fattibilità dell’evento e la coerenza con i nostri principi etici e i nostri codici di condotta, determinare la tipologia di sostegno e partecipazione di CRI all’evento, e quindi autorizzare l’evento e fornire supporto. Sarà anche possibile destinare preventivamente l’evento su un progetto o attività specifica.

 

Donazioni

Donazione liberale

Una azienda può sostenerci attraverso una donazione aziendale e/o una raccolta fondi realizzata con il coinvolgimento dei dipendenti, che possono a loro volta ad esempio realizzare una colletta o devolvere un'ora della propria giornata lavorativa con una detrazione direttamente dalla busta paga. Le donazioni raccolte possono essere versate attraverso i seguenti canali:

 

Ragione Sociale    Croce Rossa Italiana - Comitato Locale di Morbegno APS
Indirizzo Piazza Marco Enrico Bossi, 6 - Morbegno
Mail PEC cl.morbegno@cert.cri.it
Mail morbegno@cri.it
Partita IVA 00965310147
CF 91015830143
IBAN IT83N0623052230000015300426
BANCA Credit Agricole - Morbegno

 

Donazione in natura

È possibile supportare le attività ed i progetti della Croce Rossa Italiana:

  1. Donando beni necessari per le attività di supporto nelle emergenze, nell’assistenza e nelle attività sociali (come ad esempio generi alimentari, vestiario, prodotti per l’igiene personale etc)
  2. Donando beni di rimanenza o non più vendibili che CRI provvede a convertire in donazioni attraverso iniziative come aste on line, ecc...
  3. Acquistando beni, strumenti e infrastrutture dalle organizzazioni e donandoli alla CRI per le sue attività.
  4. Mettendo a disposizione la propria attività per favorire la raccolta e/o la distribuzione di beni necessari per le nostre attività (ad esempio raccolte o distribuzione di beni presso le proprie sedi o reti commerciali).

«Ho capito l’importanza di saper salvare una vita»

Ho avuto paura. Mai così tanta. Ho visto mio padre accasciarsi a terra e perdere i sensi. Non respirava più. Ho urlato. E ho chiamato il 112. L’estraneo dall’altra parte del telefono mi ha fatto alcune domande. Respira? E’ caduto? Età? Confuso ho risposto. Quell’estraneo mi ha rassicurato, i mezzi di soccorso stavano arrivando. Poi mi ha detto: “Te la senti di iniziare ad aiutarlo tu?” Non ho capito cosa intendesse ma l’ho ascoltato. “Inginocchiati di fianco a lui. Metti le tue mani una sopra l’altra e inizia a comprimergli il centro del torace a questa velocità”. E ha iniziato a contare. Ho seguito le sue istruzioni, ho continuato a fare quello che mi diceva nonostante la gravità della situazione. Senza rendermi conto del tempo sono arrivati i soccorsi. Mi sono spostato, ho lasciato fare a loro e poco minuti dopo mio padre ha ripreso i sensi».

E prosegue: «Mentre i sanitari lo stabilizzavano in ambulanza è come se mi fossi svegliato. Ho realizzato la situazione. Non avevo mai visto nemmeno nei film praticare il massaggio cardiaco, non me ne ero mai interessato. Ho avuto paura di avergli fatto del male con le manovre. Sono scoppiato in lacrime, poi il medico è sceso dall’ambulanza e guardandomi mi ha detto: “E’ vivo grazie a te”».

Uno scenario purtroppo fin troppo frequente nella vita quotidiana. Una situazione nella quale tutti ci possiamo trovare. Una dinamica con un lieto fine di questo genere è spesso troppo rara. Il tempo d’intervento è fondamentale. Saper come comportarsi subito è importantissimo. Salva la vita. 

E’ quello che hanno imparato a fare i componenti della Croce Rossa e che tutti possono e dovrebbero saper fare.

Con quest’obiettivo la Croce Rossa di Morbegno e Sondrio venerdì 15 settembre propone due serate di presentazione del prossimo corso per diventare volontari (a Chiavenna nella sede della Banca Credito Valtellinese e a Morbegno nella Banca Popolare di Sondrio, alle 20.45). 

«Croce Rossa» non significa solo soccorso sanitario primario, ma anche attività dei giovani; trasferimenti ospedalieri; raccolte fondi; supporto sanitario agli eventi sportivi e aggregativi; aiuto ai bisognosi; formazione per il primo soccorso a popolazione e imprese; disostruzione pediatrica; trasporto e assistenza a dializzati e anziani. Sono le principali attività svolte. Tutto questo grazie all’impegno e alla disponibilità dei membri dell’associazione. Un gruppo eterogeneo di persone che spinte dalle più svariate motivazioni si trovano insieme nel perseguire lo stesso obiettivo. «Non serve nulla, se non passione, impegno, costanza, determinazione e voglia di essere utili alla società - riferisce il presidente del Comitato di Morbegno Stefano Ciapponi -. Il nostro gruppo vuol essere punto di riferimento e di supporto per l’intero territorio».

 

 

LEZIONI DI MANOVRE DI DISOSTRUZIONE

Il Comitato di Morbegno della Croce Rossa rimette in campo numerose lezioni informative in favore della popolazione con informazioni sulle manovre di disostruzione pediatrica. Un bambino a settimana muore per soffocamento da corpo estraneo. Sapresti cosa fare se a tuo figlio, a tuo nipote o se a un bambino vicino andasse di traverso una caramella? Il consiglio è quello di partecipare alle serate informative e interattive guidate dagli istruttori della Croce Rossa di Morbegno. Il primo appuntamento è per l'1 Febbraio 2020 con due gruppi, ore 8.30 e ore 14.00, in sede CRI a Morbegno. Il numero di posti è limitato. Il secondo appuntamento è per il 28 Febbraio 2020 presso l'asilo nido di Piateda, ore 17.00 e 20.30.

«Le serate saranno dedicate alla disostruzione delle vie aeree in età pediatrica e adulta - riferisce il presidente del Comitato Stefano Ciapponi -. Ricordiamo che in un anno molti sono gli interventi che il 112 effettua riguardo a questo evento e purtroppo il non saper intervenire in modo veloce e corretto spesso vince. Facciamo in modo che in queste situazioni ci possiamo trovare pronti e vinciamo noi».

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Con 88 Comitati e 22mila volontari, siamo il Comitato Regionale più corposo d’Italia.
Le nostre attività principali sono legate alla salute pubblica: garantiamo assistenza sanitaria durante manifestazioni sportive e grandi eventi, svolgiamo servizio di primo soccorso in ambulanza in convenzione con AREU, e tuteliamo vite e ambiente durante e dopo le emergenze nazonali: calamità naturali e/o catastrofi.
Siamo però impegnati su molti altri fronti. Favoriamo l’inclusione sociale, organizzando attività ricreative nelle case di riposo e negli ospedali, supportando le famiglie meno abbienti e gestendo diversi Centri di Accoglienza per richiedenti asilo. Diffondiamo i principi fondanti del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, tenendo lezioni di Diritto Internazionale Umanitario per le forze armate e altri enti, e partecipando alla lotta al bullismo e alla xenofobia con iniziative di sensibilizzazione rivolte alla cittadinanza.
I nostri giovani si occupano di prevenzione delle Malattie Sessualmente Trasmissibili, di Educazione Alimentare e di Educazione alla Sicurezza Stradale nelle scuole e nelle piazze di tutte le Province.
Divulghiamo infine i progetti del Comitato Internazionale di Croce Rossa e della Federazione Internazionale di Croce Rossa raccogliendo fondi per finanziare questi ultimi, le iniziative nazionali e le nostre attività tramite eventi culturali, eventi sportivi e la vendita di prodotti solidali.

Coordinare l’assistenza e gli aiuti umanitari in un disastro è un compito importante e complesso. Per farlo al meglio sono necessarie procedure e informazioni che possano rendere efficace la nostra azione, stabilendo priorità, evitando sprechi e facilitando il lavoro di chi si trova sul luogo del disastro.
In Lombardia si svolge attività di formazione per poter estendere questo tipo di informazioni e conoscenze.

Il Raid Cross è un gioco di ruolo che ha lo scopo di avvicinare i partecipanti ai principi fondamentali del Diritto Internazionale Umanitario. In Lombardia vengono organizzate ogni anno numerose sessioni di gioco con postazioni che si riferiscono al tema dei prigionieri di guerra, al trattamento dei feriti, ai combattenti, all’assistenza umanitaria, alle procedure decisionali militari. Attraverso il gioco si affrontano temi importanti, che vengono chiariti nei momenti di debriefing, con lo scopo di insegnare ai più giovani come si possono proteggere la vita e la dignità umana durante i conflitti armati.

Attraverso progetti e gemellaggi cooperiamo con altre societa’ nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa. Nel Movimento Internazionale tutti i volontari sono animati dagli stessi principi e perseguono gli stessi fini umanitari, la cooperazione è perciò importante per ampliare e migliorare le attività e per stabilire azioni congiunte.
I volontari della Lombardia partecipano con frequenza a campus e momenti formativi all’estero per riportare sul territorio quanto appreso e stabilire progetti continuativi.

La Croce Rossa di Morbegno è nata nella primavera del 1974 grazie all'iniziativa di don Gabriele Comani, allora canonico cooperatore all'oratorio di Morbegno, il quale convinse un gruppo di giovani ad impegnarsi nel tempo libero al servizio dei bisognosi attraverso l'attività di Croce Rossa italiana.

Il 12 maggio 1974, guidati dallo stesso don Gabriele, che teneva i rapporti con la sezione di Sondrio, una ventina di pionieri iniziarono il loro servizio in CRI dando vita anche a Morbegno ad un coordinamento vero e proprio.

Nel settembre 1974, grazie all'intervento del Conte Caccia Dominioni, allora presidente della Banca Popolare di Sondrio, fu loro regalato un'autoambulanza, cosicché nei primi mesi del 1975 iniziarono le attività dei pionieri nelle case di riposo e, nelle domeniche invernali, di presidio a Pescegallo ai piedi degli impianti sciistici.

Proprio nel 1975 dal comitato di Sondrio arrivò il riconoscimento a Delegazione del Comitato Provinciale, la prima organizzazione di questo tipo in Valtellina. Fu l'investitura ufficiale della nuova delegazione.

La prima sede fu ubicata alla all'oratorio di Morbegno, poi il gruppo si trasferì in Piazza Sant'Antonio vicino all'ex caserma dei Vigili del Fuoco. Nel 1976 in mezzo a disposizione della nuova delegazione aumentano di due unità, un'ambulanza e un pulmino e le attività aumentano in maniera significativa: dal trasporto a Sondrio delle persone in dialisi, alla copertura del secondo turno nel fine settimana dal Pronto Soccorso, fino ai trasporti richiesti dai privati cittadini.

Da qui è iniziato tutto… fino ad arrivare a noi quasi cinquant'anni dopo.