«Ho capito l’importanza di saper salvare una vita»
Ho avuto paura. Mai così tanta. Ho visto mio padre accasciarsi a terra e perdere i sensi. Non respirava più. Ho urlato. E ho chiamato il 112. L’estraneo dall’altra parte del telefono mi ha fatto alcune domande. Respira? E’ caduto? Età? Confuso ho risposto. Quell’estraneo mi ha rassicurato, i mezzi di soccorso stavano arrivando. Poi mi ha detto: “Te la senti di iniziare ad aiutarlo tu?” Non ho capito cosa intendesse ma l’ho ascoltato. “Inginocchiati di fianco a lui. Metti le tue mani una sopra l’altra e inizia a comprimergli il centro del torace a questa velocità”. E ha iniziato a contare. Ho seguito le sue istruzioni, ho continuato a fare quello che mi diceva nonostante la gravità della situazione. Senza rendermi conto del tempo sono arrivati i soccorsi. Mi sono spostato, ho lasciato fare a loro e poco minuti dopo mio padre ha ripreso i sensi».
E prosegue: «Mentre i sanitari lo stabilizzavano in ambulanza è come se mi fossi svegliato. Ho realizzato la situazione. Non avevo mai visto nemmeno nei film praticare il massaggio cardiaco, non me ne ero mai interessato. Ho avuto paura di avergli fatto del male con le manovre. Sono scoppiato in lacrime, poi il medico è sceso dall’ambulanza e guardandomi mi ha detto: “E’ vivo grazie a te”».
Uno scenario purtroppo fin troppo frequente nella vita quotidiana. Una situazione nella quale tutti ci possiamo trovare. Una dinamica con un lieto fine di questo genere è spesso troppo rara. Il tempo d’intervento è fondamentale. Saper come comportarsi subito è importantissimo. Salva la vita.
E’ quello che hanno imparato a fare i componenti della Croce Rossa e che tutti possono e dovrebbero saper fare.
Con quest’obiettivo la Croce Rossa di Morbegno e Sondrio venerdì 15 settembre propone due serate di presentazione del prossimo corso per diventare volontari (a Chiavenna nella sede della Banca Credito Valtellinese e a Morbegno nella Banca Popolare di Sondrio, alle 20.45).
«Croce Rossa» non significa solo soccorso sanitario primario, ma anche attività dei giovani; trasferimenti ospedalieri; raccolte fondi; supporto sanitario agli eventi sportivi e aggregativi; aiuto ai bisognosi; formazione per il primo soccorso a popolazione e imprese; disostruzione pediatrica; trasporto e assistenza a dializzati e anziani. Sono le principali attività svolte. Tutto questo grazie all’impegno e alla disponibilità dei membri dell’associazione. Un gruppo eterogeneo di persone che spinte dalle più svariate motivazioni si trovano insieme nel perseguire lo stesso obiettivo. «Non serve nulla, se non passione, impegno, costanza, determinazione e voglia di essere utili alla società - riferisce il presidente del Comitato di Morbegno Stefano Ciapponi -. Il nostro gruppo vuol essere punto di riferimento e di supporto per l’intero territorio».