Si è spento mercoledì notte il reverendo monsignor Gabriele Comani, nato nell’ottobre del 1946, indimenticato fondatore della Croce rossa di Morbegno, parroco della comunità di Albaredo dal 2010 all’inizio del 2016, uomo di fede e di impegno sociale. Dopo una lunga malattia che lo ha visto negli ultimi tempi a Dazio, monsignor Comani lascia un ricordo nitido nelle comunità in cui ha operato.
L'esperienza romana di don Gabriele ai vertici della Croce rossa italiana come cappellano, le diverse missioni nei teatri di guerra in varie parti del mondo ne hanno fatto un personaggio di prestigio nazionale.
Non solo la comunità di Albaredo per San Marco saluta e ringrazia con grande affetto don Gabriele, ma anche la Croce rossa di Morbegno, nata nella primavera del 1974 quando don Gabriele Comani - allora cooperatore parrocchiale - convinse un gruppo di giovani a impegnare il proprio tempo libero al servizio dei bisognosi. Nacque così l’esperienza dei volontari del soccorso in città, che il 12 maggio del 1974 guidati proprio dal religioso iniziarono il servizio dando vita al “primo coordinamento morbegnese”.
Il gruppo era composto dal primo presidente locale Roberto Dego, con Flavio Begalli, Luciano e Antimo Gerosa, Gabriele Abbate, Stefano Ciapponi, Mario Passerini, Antonio e Giuseppe Maloberti, Fulvia Ravelli, Orsola Del Nero e Piera Nova.
A ricordarlo oggi è il presidente Cri di Morbegno, Stefano Ciapponi, che definisce monsignor Comani, cappellano del corpo militare della Croce Rossa con il grado di Generale «una presenza che ci inorgoglisce, in grado ancora oggi di rilanciare e affascinare i volontari nella spinta di dedicarsi agli altri».